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Visualizzazione dei post da ottobre, 2018

La cosa nell'arte

Nelle arti figurative il comodino è poco rappresentato, ma non mancano delle opere in cui si trova in primo piano. Titolo: Ricordo di un soggiorno romano . Autore: Gazza Obes . Anno: 1961. Museo della Città , Rimini. Titolo: La morte di Marat . Autore: Jacques-Louis David . Anno: 1793. Museo reale delle belle arti del Belgio , Bruxelles.

Non solo arredamento

La parola comodino nel gergo teatrale indica un siparietto e anche un attore. Il siparietto è un drappo di tessuto che si trova all'interno del palcoscenico. Ha due parti fisse ai lati e una parte mobile parallela al sipario che viene azionata alla fine di ogni atto teatrale. Il comodino ha delle aperture da cui entrano ed escono gli attori dalla scena e permettono l'uscita collettiva della compagnia alla conclusione dello spettacolo per ringraziare il pubblico. Per quanto riguarda l'attore, il termine comodino indica un attore che conosce la parte da recitare ed è pronto a prendere il posto di un collega, all'ultimo momento, in caso di forzata sostituzione. Si usa spesso in senso dispregiativo per definire un attore mediocre.

Evoluzione e tecniche

Il materiale principalmente usato per la costruzione dei comodini è sempre stato il legno, gli altri materiali come ferro, vetro o plastica hanno un uso più recente. Con la diffusione della segheria ad acqua le tavole di legno erano più facili da lavorare. Si usava la sega per ottenere le diverse parti che erano assemblate con chiodi di ferro o tecniche ad incastro. Il legno maggiormente utilizzato era il noce, l'abete, la quercia. Dal Rinascimento con l'uso del tornio a pedale si realizzavano gli intagli e inoltre si comincia ad usare la tecnica decorativa dell'intarsio che impiega oro, avorio, madreperla, ambra e legni pregiati. Con lo sviluppo delle tecniche di taglio del marmo si diffonde sempre di più l'uso del ripiano di marmo. Nell'Ottocento si diffonde l'uso della cesellatura per l'applicazione delle decorazioni in bronzo dorato. La tecnica del ferro battuto, spesso accostato al vetro, viene utilizzata nella costruzione dei c...

La cosa nei cataloghi

Di solito nei cataloghi, quando il comodino è raffigurato all'interno di una camera da letto o insieme ad altri mobili, è messo in secondo piano. Questo è un esempio di un catalogo storico in cui un comodino è disegnato in dimensioni molto ridotte rispetto agli altri mobili. Sears Household Catalogue 1914 Anche nei cataloghi più recenti il comodino è in una posizione marginale. Roche Bobois 1997 Esempi di comodino nell'ultimo catalogo IKEA Catalogo IKEA 2019 Istruzioni di montaggio comodino LIERSKOGEN

Le parti del comodino

In questo post si mostra la struttura di base del comodino, con i suoi elementi principali e i relativi materiali. Mappa concettuale realizzata tramite  coggle . Se si vuole approfondire l'evoluzione dei materiali del comodino cliccare qui .

I nomi della cosa

Etimologie:  francese  Table de chevet  tedesco  Nachttisch  greco  Κομοδίνο  inglese  Nightstand  turco Komodin  svedese Nattduksbord  russo Tумбочка  (Túmbočka)  cinese 床头柜   (Chuángtóuguì)

Le origini del comodino

Il comodino è una variante ridotta della   "commode" , una sorta di armadio basso che si è diffusa in Francia a partire dal XVII secolo che serve a contenere biancheria. Si trova vicino al letto, è fatto principalmente di legno o materiali simili e ne esistono di diversi tipi. Il suo stile segue le tendenze artistiche caratteristiche di ogni epoca. Le proporzioni del comodino sono abbastanza standardizzate mentre le forme sono più varie. Può avere dei piedi oppure appoggiare direttamente sul pavimento. Il piano d'appoggio è di solito rettangolare, quadrato o rotondo. Può avere uno o più cassetti, un'anta oppure avere la forma di un tavolino. I comodini antichi erano molto decorati per esempio con motivi disegnati e intarsi. Per scoprire l'etimologia della parola comodino clicca  qui . Altri significati della parola comodino si trovano  qui .